Intervistiamo Morris Pedrona, fondatore e consulente IT di RENESYS
Ciao Morris. Ti presenti? Di cosa ti occupi?
Ciao, mi chiamo Morris Pedrona , classe 1977, nato e cresciuto sulle colline parmensi. Da tutta la vita mi occupo di progettare, realizzare e gestire sistemi informatici, negli ultimi 20 anni l’ho fatto anche per lavoro 😊
Nel tuo lavoro, potremmo dire che ci sono due parole ‘maledette’: automatico e sicuro?
Dipende: spesso automatico e sicuro (ma preferisco il termine “certo”) non vanno a braccetto, ma soltanto perché sistemisti e programmatori non hanno le capacità logiche per riuscirci.
Perché sono “scarsi”.
Probabilmente non hanno mai capito fino in fondo il “paradosso dei generali bizantini”.
Questo però non significa che tutto sia automatizzabile in modo sicuro e l’errore che vedo commettere più spesso è proprio questo, credere di avere una certezza che non è possibile avere.
Inoltre credo che l’automazione abbia risvolti possibilmente catastrofici quando tali operazioni automatiche non sono ripetibili dall’uomo in caso di necessità.
Pensa se ad un fornitore di acqua, luce e gas accadesse questo: un virus inizia a crittografare i dati ma siccome inizia da quelli più vecchi, prima di rilevare l’attacco passa qualche giorno.
Quando si accorgono del problema devono ripristinare i server, ipotizziamo a 3 giorni prima.
Questo significa perdere 3 giorni di dati rilevati e inseriti automaticamente dai sistemi elettronici che arrivano fino a casa degli utenti.
Ora, per come sono progettati i Database non è possibile prendere “il buono” degli ultimi 3 giorni e “unirlo magicamente” alla versione di 3 giorni prima per riallineare tutti i dati. Non si può, va fatto a mano.
Ma intanto il mondo va avanti e nuovi dati vengono generati ogni momento.
👉 Dove mettere questi dati temporaneamente finché non si è finito di inserire manualmente i dati degli ultimi 3 giorni?
Dati che a loro volta dovranno essere ri-aggiunti prima di riattivare l’automatismo completo.
👉 E se non fosse umanamente fattibile perché i dati generati sono superiori a quelli gestibili manualmente dall’uomo?
👉 E se invece di un fornitore di energia parlassimo di un ospedale informatizzato e robotizzato?
Ho fatto solo un esempio che potrebbe anche essere tecnicamente scorretto, ma spero di aver fatto capire qual è il rischio.
Per questo credo che non si dovrebbe mai dipendere dall’automazione per questioni “vitali” oltre il limite di quanto possa fare l’uomo in caso di emergenza.
L’automazione dovrebbe essere d’aiuto, ma non di più.
Privacy, sicurezza dei dati, sicurezza delle reti e delle piattaforme. Come cambia il tuo lavoro nell’attuale situazione di emergenza sanitaria e conseguente incremento dello smart working?
Per quanto riguarda il nostro lavoro non è cambiato nulla, lavoravamo già in smart working al 100% da almeno 5 anni. Abbiamo ovviamente rilevato un forte incremento della richiesta di soluzioni per i nostri clienti e a qualche mese di distanza posso confermare che non sarà una cosa passeggera.
❗️ Il lockdown ha “sdoganato” il lavoro da casa che ora viene visto con occhi differenti dalla maggioranza delle persone.
Sembra che gli hacker stiano facendo gli straordinari. Che opinione ti sei fatto? Hai suggerimenti?
Beh, è un business e come ogni business geniale, è in crescita.
Ormai ci sono call-center dedicati a ricevere le chiamate delle vittime di cryptovirus e contrattare il prezzo come al mercato del pesce.
Suggerimenti? Si, occorre ripensare internet e i PC da capo, non come giocattoli per universitari degli anni 70 ma come strumenti di lavoro affidabili e sicuri. Cosa al momento molto lontana dalla realtà.
Si sono messe pezze per 50 anni e si continua su questa strada per adattare un progetto che ha nelle sue fondamenta principi opposti a quelli richiesti da sicurezza e certezza.
Se chiudi gli occhi e voli avanti, fra 50 anni, che mondo vedi?
Un mondo che è sempre in ritardo, con leggi inutili, inefficaci e prezzolate.
❗️ Finché continueremo a legislare le tecnologie quando queste sono già diventate un problema, non andremo da nessuna parte.
Occorre
👉 decidere i limiti morali, etici e civili di una tecnologia quando questa è ancora un’idea, in modo che non vi siano poi interessi economici ormai diffusi che ne impediscano un ripensamento
👉 scrivere oggi la legge sulla privacy per gli strumenti che avremo tra 50 anni, non legislare oggi quello che è nato 50 anni fa.
Ti ricordano qualcosa le leggi della robotica di Asimov?