Rita Dassenno ha iniziato il suo percorso stilistico nel 1985 dopo aver terminato gli studi come maestro d’arte in scenografia.
Il suo modo di trattare la materia è frutto di una costante ricerca e approfondita conoscenza della sartoria artigianale italiana.La perfezione di ogni singolo capo nasce dal tocco artistico che solo la manualità creativa riesce ad imprimere, quello di cui ha bisogno un abito per essere unico ed esclusivo.
Sovrapposizione di pizzi e di sete, intrecci di ricami preziosi, vaporose increspature di tulle danno vita alle sue collezioni.
Ogni sua creazione possiede una propria atmosfera e suggestione che si trasmette a chi la indossa e a chi la osserva.
L’intervista di oggi è dedicata a Rita e alla gestione dei dati sensibili trattati per l’organizzazione del matrimonio introducendo l’aspetto della Privacy e del consenso dei dati personali concludendo con una riflessione da cogliere come iniziativa di Business per il 2021!
Buongiorno Rita. O dovrei dire ASA. Ti presenti?
Mi chiamo Rita Dassenno, dal 1985 la mia piccola azienda artigianale, Atelier ASA t, progetta e realizza collezioni di abiti da sposa e cerimonia per chi è attento ai dettagli e sa apprezzare la sartorialità che ha reso famoso il Made in Italy nel mondo.
Lavori con la bellezza. Chi acquista le tue creazioni lo fa per una ragione particolare, un momento speciale, spesso impresso in foto e video. Cosa pensi del trattamento del dato dell’immagine?
Ovviamente per far conoscere il nostro lavoro ci avvaliamo di immagini sia di spose che di modelle e per la nostra e loro tutela, è necessario un chiaro e corretto approccio con chi presta la propria immagine a questo scopo.
L’esperienza ci ha insegnato a non sottovalutare questo aspetto per non incappare in conseguenze legali ed economiche.
Questa è, senza dubbio, una materia complessa sulla quale c’è molta confusione, e solo avvalendosi della competenza di professionisti è possibile tutelarsi.
“Privacy e immagini: come lavorare con foto e video senza violare il diritto alla protezione dei dati”
Per promuovere la tua attività pubblichi su sito e social molte foto di abiti indossati da modelle alle quali chiedi il consenso all’uso della loro immagine e proponi una liberatoria. Come le proteggi?
Trascurare questo aspetto potrebbe avere, anche a distanza di tempo, gravi conseguenze. Con entusiasmo ho accolto la proposta dello studio Bia di informatizzare questo processo che ci dà inoltre la possibilità di usufruire e tutelare questi dati preziosi.
L’ultima domanda vuole aprire una riflessione a tutte le figure professionali che, come l’Atelier ASA t, devono gestire diverse categorie di esercizi privati e pubblici con l’obiettivo finale di rendere felici i propri clienti.
Nel caso della Signora Rita e del suo ricercato Atelier, si prevede, oltre alla gestione dei dati di acquisto dell’abito da sposa, la gestione del servizio catering, della ricerca e selezione del fotografo, della scelta del fioraio, del banco confetti, ricoprendo sempre più spesso un totale servizio da “wedding planner“.
Quindi, cari lettori, chiedo anche a voi: avete mai pensato di chiedere il consenso per condividere i vostri contatti con altri professionisti e trasformare le vostre agende in uno strumento di business?
Vi lascio pensare e riflettere un pochino… ma anche no 😁, vi do già la risposta certa alla domanda, perché StudioBia ce l’ha insieme a BBUP s.r.l., start-up innovativa di Parma che lancerà entro la fine dell’anno, uno strumento intuitivo e sicuro pensato per risolvere digitalmente l’esigenza di fornire informative e raccogliere dati e consensi chiamato YESNOLOGY!
YESNOLOGY rende le informazioni utilizzabili in modo semplice ed efficace, favorendo lecitamente l’avvio di nuove forme di business sui contatti!
Volete saperne di più? Chiamateci al +39 3476974119 oppure chiedete a NOSY, il nuovo assistente YESNOLOGY!